Voci dal Territorio. A Perdasdefogu è di scena La Circeide.

“Voci dal Territorio”. E’ questo il richiamo che dà il nome alla XII Rassegna Teatrale, che animerà le serate estive di Perdasdefogu.

Organizzata in collaborazione con la sezione regionale dell’Unione Italiana Libero Teatro, UILT Sardegna, e col patrocinio del comune ogliastrino e della sua Pro-Loco, vede i copioni messi in scena da tre compagnie sarde e due che, per giungere in terra sarda, hanno attraversato il mare.

Gli spettatori avranno modo di farsi rapire dall’ingegno e dal raffinato estro de “I Girasogni”, provenienti dalla Toscana; dai friulani del “Piccolo Teatro di Monfalcone”; dagli attori de “La Doliense”, di Dolianova; dalla “Filodrammatica guspinese”, di Guspini e dai padroni di casa de “Sa Brulla”, che chiuderanno l’annuale kermesse teatrale.

Il 4 agosto, alle 21.30, il tabellone invita ad immergersi nell’immortale essenza di Circe, maga figlia del sole, con “La Circeide”; opera classica che vede gli artisti friulani impegnati nella sua rappresentazione in quella splendida e suggestiva cornice che è l’anfiteatro di Santa Barbara.

Domani sera, 3 agosto, alle 21.30, nella piazza antistante la biblioteca comunale di Perdasdefogu, per meglio iniziare lo spettatore e renderlo così pubblico edotto e uditore privilegiato del fantastico mito greco, si terrà un incontro di raro interesse cui prenderanno parte la docente dell’università di Cagliari, Morena Deriu, rinomata grecista e autrice, tra gli altri, del testo “Nèsoi – L’immaginario insulare nell’Odissea”; Giacomo Mameli, giornalista e scrittore e Nicola Di Benedetto, drammaturgo e autore de “La Circeide”.

A moderare e stimolare il dibattito concorrerà l'attenta giornalista, Francesca Lai.

Una performance, quella di mercoledì sera, particolarmente ricca di attori e comparse.

In effetti, concorreranno ad integrare i meandri della recita ben 24 attori, di cui alcuni già avvezzi al palcoscenico.

Tre, provengono dalla compagnia “Tokaos” di Siniscola; uno dalla “Gitanjali Teatro” di Cagliari e uno da “Sa Brulla”.

Nello splendore dell’opera, però, la vera sorpresa verrà dal sicuro impegno dei restanti diciannove, foghesini e giovani per la maggiore, che per la prima volta in assoluto vestiranno i complicati panni dell’attore di teatro.

Ed è a loro, soprattutto, che va il più classico degli auguri in voga nel mondo del proscenio: merde! 

Appuntamento a domani sera per l'anteprima, dunque, in attesa del sipario che alle 21.30 di mercoledì si spalancherà all’anfiteatro di Santa Barbara.